By Oliver Sacks
Read Online or Download Allucinazioni PDF
Similar italian_1 books
This new serious quantity, the second one to seem within the three-volume Lectura Dantis, includes professional, targeted remark at the Purgatorio by way of thirty-three foreign students, each one of whom provides to the nonspecialist reader one of many cantos of the transitional heart cantica of Dante's designated Christian epic.
Fictions of Appetite: Alimentary Discourses in Italian Modernist Literature
Fictions of urge for food explores and investigates the cultured value of pictures of nutrients, urge for food and intake in a physique of modernist literature released in Italian among 1905 and 1939. The corpus tested contains novels, brief tales, poems, essays and performs by means of F. T. Marinetti, Aldo Palazzeschi, Massimo Bontempelli, Paola Masino and Luigi Pirandello.
- Il genio tiranno. Ragione e dominio nell'ideologia dell'Ottocento: Wagner, Nietzsche, Renan
- La scienza e l’Europa. Dalle origini al XIII secolo
- La pena e i diritti. Il carcere nella crisi italiana
- Storia del mondo greco antico
Extra resources for Allucinazioni
Sample text
La rassicurai per quanto riguardava cervello e mente: in effetti, sembrava lucidissima. Le spiegai un fatto strano, e cioè che nelle persone non vedenti o con la vista compromessa, le allucinazioni visive non sono insolite e non hanno un’origine «psichiatrica», ma sono una reazione del cervello alla perdita della visione: il suo disturbo era noto come sindrome di Charles Bonnet (CBS). Rosalie assimilò l’informazione e disse di non riuscire a capire come mai avesse cominciato ad avere le allucinazioni proprio allora, dopo essere stata cieca per diversi anni.
Mi guardava con un’espressione innocua, impassibile e nel complesso priva di curiosità. Š Stewart osservava che il corpulento capitano gli era apparso mentre stava ascoltando un audiolibro – una biografia di George Washington – in cui si faceva riferimento ad alcuni marinai. Stewart accennò anche di aver avuto un’allucinazione che era «quasi la copia di un dipinto di Brueghel che avevo visto una – e una sola – volta a Bruxelles»; e un’altra, di una carrozza, che pensava potesse essere appartenuta a Samuel Pepys, poco dopo aver letto una biografia di quest’ultimo.
Da un punto di vista neurologico, Rosalie era del tutto normale: un’anziana signora determinata e, considerando l’età, piena di energia. La rassicurai per quanto riguardava cervello e mente: in effetti, sembrava lucidissima. Le spiegai un fatto strano, e cioè che nelle persone non vedenti o con la vista compromessa, le allucinazioni visive non sono insolite e non hanno un’origine «psichiatrica», ma sono una reazione del cervello alla perdita della visione: il suo disturbo era noto come sindrome di Charles Bonnet (CBS).