By Martha C. Nussbaum
Read Online or Download La fragilità del bene. Fortuna ed etica nella tragedia e nella filosofia greca PDF
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This new serious quantity, the second one to seem within the three-volume Lectura Dantis, includes professional, targeted observation at the Purgatorio by means of thirty-three overseas students, each one of whom provides to the nonspecialist reader one of many cantos of the transitional heart cantica of Dante's detailed Christian epic.
Fictions of Appetite: Alimentary Discourses in Italian Modernist Literature
Fictions of urge for food explores and investigates the cultured value of pictures of meals, urge for food and intake in a physique of modernist literature released in Italian among 1905 and 1939. The corpus tested contains novels, brief tales, poems, essays and performs by way of F. T. Marinetti, Aldo Palazzeschi, Massimo Bontempelli, Paola Masino and Luigi Pirandello.
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So che la filosofia morale peruviana condivide l’interesse per l’etica della virtù che vado a descrivere; l’importante rivista «Arete» ne ha fatto una delle sue tematiche centrali. 2 Qui, come nel testo, adopero il termine «fortuna» per designare ciò che i Greci chiamavano tyche, ovvero gli eventi sui quali gli esseri umani non hanno controllo; non ha il senso di casualità, né implica una particolare concezione della causalità. Vedi cap. I, pp. 48-49 e cap. IV, nota p. 198. 3 L ’immagine è di Aristotele, vedi Etica Nicomachea, 1101 a 9 (in Ari stotele, Opere, voi.
Come Filottete sapeva, pietà significa azione: intervento a favore di chi soffre, anche se è difficile e disgustoso 68. Se lasciate da parte l’azione, siete degli ignobili vigliacchi, forse anche degli ipocriti, e dei bu giardi. Se aiutate, avrete fatto qualcosa di bello. 32 IN TRODUZIONE ALLA NUOVA EDIZIONE Sono molto grata a John Deigh, Michael Green, Andrei Koppelman, Charles Larmore, Michelle Mason, Richard Posner, Henry Ri chardson, David Sedley, David Strauss, Cass Sunstein e Bernard Williams per i loro preziosi commenti su una prima bozza di que st’introduzione.
Nel caso di Platone ho avanzato ipotesi sistematiche di ordine superiore solo con grande cautela (come nel cap. V) e ho tentato di con nettere i capitoli in modo generale solo dove ciò si accorda con i requisiti dell’interpretazione filosofico-letteraria dei singoli dialoghi. Credo che, di fronte alla complessità del materiale trattato, questo modo di procedere sia più adeguato di quanto non lo sia un approccio sistematico organizzato per argomenti. Ciascun capitolo, quindi, è relativamente autosufficiente; cia scuno di essi illumina a suo modo i problemi identificati nel ca pitolo I.