Show description

Da Turk e collaboratori 2002 (modificata da Gazzaniga 2005). G. I risultati mostrarono una doppia dissociazione. W. perché l'emisfero sinistro lo attribuisse al sé). G. W. perché l'emisfero destro attribuisse il volto al sé). Questi dati mostrerebbero un· ruolo chiave dell'emisfero sinistro nel riconoscimento del sé e più in generale nell'elaborazione delle conoscenze relative alla propria identità. Gazzaniga {2005) suggerisce l'ipotesi che il senso di sé dipenda, in realtà, dalle operazioni di un circuito distribuito in entrambi gli emisferi che ha come «interprete» ultimo delle proprie elaborazioni l'emisfero sinistro.

Y. presenta una cecità del campo visivo destro dovuta a una 2 Lo stimolo visivo non viene mai percepito in modo cosciente, a meno che non arrivi a eccitare anche il campo visivo normale. BLINDSIGHT 59 lesione della corteccia visiva primaria, conseguente a un grave trauma cranico verificatosi all'età di otto anni. Di recente, studi della sua lesione con risonanza magneti,:a nucleare hanno definitivamente dimostrato che non vi sono isole di corteccia risparmiata in Vl, se non per una zona del polo occipitale (il che giustifica il risparmio maculare3 osservato in questo paziente).

In particolare Sperry, studiando lo split-brain nei gatti, dopo aver sezionato sia il chiasma ottico che il corpo calloso, si accorse che l'informazione appresa attraverso la presentazione di stimoli visivi a un solo occhio non poteva essere trasferita all'altro. Quando Sperry e collaboratori (si vedano, per esempio, Gazzaniga, Bogen e Sperry 1962 e 1965) ebbero l'occasione di studiare lo split-brain nell'uomo si resero conto che gli effetti della separazione degli emisferi cerebrali, soprattutto in particolari condizioni sperimentali, erano veramente sbalorditivi.