By Luciano Canfora

Interrogare gli antichi in step with capire il nostro tempo
Si levano voci che chiedono di emarginare gli antichi, in line with esempio a scuola. Sarebbe una amputazione sciocca. Lo studio degli antichi costituisce invece una potente risorsa in line with comprendere quel che ci accade intorno: il rapporto libertà-dipendenza, l. a. lotta in line with los angeles cittadinanza, los angeles competenza come requisito della politica. Problemi oggi cruciali che già percorrevano le società antiche. Esse seppero affrontarli, talvolta scegliendo risposte non consolatorie.

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Lectura Dantis : Purgatorio

This new serious quantity, the second one to seem within the three-volume Lectura Dantis, includes specialist, targeted observation at the Purgatorio via thirty-three overseas students, every one of whom provides to the nonspecialist reader one of many cantos of the transitional center cantica of Dante's certain Christian epic.

Fictions of Appetite: Alimentary Discourses in Italian Modernist Literature

Fictions of urge for food explores and investigates the cultured importance of pictures of meals, urge for food and intake in a physique of modernist literature released in Italian among 1905 and 1939. The corpus tested contains novels, brief tales, poems, essays and performs by way of F. T. Marinetti, Aldo Palazzeschi, Massimo Bontempelli, Paola Masino and Luigi Pirandello.

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E ancora: se le idee maturano e nascono soprattutto nel campo scientifico – della medicina, dell’ingegneria e della biologia – ci sono ancora cose da scoprire, da ricercare nel mondo classico? Qualcosa che possa ancora appassionare al mondo classico i nostri studenti? La questione è impegnativa, ed è tale che la prima risposta, non velleitaria, non può che essere la seguente: le grandi innovazioni che investono direttamente il destino degli esseri umani vengono dalle cosiddette scienze dure. Sarebbe però una risposta unilaterale: le scienze dure sono alla testa del progresso (la parola “progresso” non sempre è ben vista), ma le scienze sociali, cioè quelle che riguardano direttamente gli esseri umani nel loro coesistere in una società, essendo noi tutti «animali politici», hanno a che fare molto da vicino con tutta la storia e dunque anche con l’intera conoscenza del passato.

Credo che non sia più tempo di rimirare gli antichi, che è una via poco produttiva per invogliare a studiarli: dire che sono belli, interessanti e formativi. Tutto questo è vero, ma non basta. Bisogna interrogarli sulle questioni cruciali che essi tentarono di avviare a soluzione, quasi mai riuscendovi. È in questo senso che non è retorica dire che essi sono tuttora dentro di noi. La cittadinanza. La polis greca si dilania sul problema della cittadinanza. Se studiamo Atene vediamo allargarsi e restringersi continuamente il novero dei cittadini.

Goffredo Coppola 2. «Il convegno del latino» (1942) Oggi il latino è quasi in tutte le scuole, domani lo sarà forse in tutte, anche nelle scuole di avviamento professionale o di artigianato. C’è un latino per tutti che dev’essere ed è il nostro orgoglio nazionale, e che domani sarà anche il nostro orgoglio sociale: il centro didattico che sorgerà presso il Reale Istituto di Studi Romani non avrà nessuna delle funzioni che competono specificamente alle Università, ma per l’avvenire della scuola media unica coopererà attivamente con esse alla preparazione degl’insegnanti di latino, affinché facciano scuola con franchezza senza nessuna pedanteria accanita e senza l’intollerabile pedanteria degli antipedanti[2].

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